domenica 26 agosto 2012

Apple, ai beta tester Safari 6.01

Inviata ad alcuni sviluppatori e beta tester la versione preliminare di Safati 6.01 per OS X 10.7.x Lion, versione inclusa anche nella beta di OS X 10.8.2 anche questa nelle mani di sviluppatori e beta tester da qualche giorno.

Apple ha invitato alcuni sviluppatori e beta tester a scaricare la versione preliminare di Safari 6.01 per OS X 10.7.x Lion. La versione 6.0.1 del browser è inclusa anche nella beta di OS X 10.8.2 anche questa nelle mani di sviluppatori e beta tester da qualche giorno. La nuova versione di Safari per OS X 10.7.x Lion potrebbe arrivare in concomitanza con l’update a OS X 10.7.5 da diverse settimane inviato ai tester e che nel giro di qualche giorno potrebbe essere pronto per essere rilasciato nei tradizionali canali di aggiornamento.

Fonti: Macity.net

Evernote annuncia Evernote Business


Arriva a dicembre una nuova soluzione del popolare servizio consumer Evernote pensata specificatamente per le piccole e medie imprese. Il nuovo prodotto avrà le caratteristiche base di Evernote Premium e offrirà funzionalità aggiuntive studiate per soddisfare le esigenze del mondo aziendale.

Evernote Business è una nuova offerta per le aziende di piccole e medie dimensioni costruita sulle funzioni basilari di Evernote e che ha l’obiettivo di promuovere la collaborazione e lo scambio di idee e informazioni all’interno delle PMI. La nuova soluzione sarà disponibile all’inizio di dicembre 2012 in alcuni paesi al costo di 10 dollari per utente/mese per i primi 50 utenti e di 5 dollari per utente/mese per ogni utente aggiuntivo.
Evernote conta oggi circa 40 milioni di persone che utilizzano l’applicazione su tutte le principali Piattaforme desktop, mobile e tablet. La capacità del servizio di salvare, sincronizzare e trovare le informazioni sui dispositivi sarà disponibile anche per le piccole e medie aziende che spesso faticano a trovare un singolo prodotto in grado di supportare le varie esigenze di fronte all’aumento di informazioni disperse su vari dispositivi mobili.
Il servizio permette ai dipendenti di creare, collaborare e richiamare i documenti e i progetti in qualunque luogo si trovino ad utilizzare i propri dispositivi, introducendo anche una serie di funzionalità che semplificano l’implementazione e l’amministrazione della soluzione.
Le funzioni sono le stesse di Evernote Premium, ma con una maggiore capacità mensile di upload, accesso ai taccuini offline sui dispositivi mobili e migliore ricerca. Altre possibilità, sono: la condivisione  (le aziende possono creare una directory di taccuini condivisi e disponibili per tutti i dipendenti; questi ultimi possono condividere e collaborare con altri membri dell’azienda), Admin Console (un pannello centralizzato per gli amministratori per la gestione di accessi e permessi), Proprietà dei dati (policy che consente alle aziende di possedere i dati contenuti in determinati Taccuini Business, lasciando alle persone la piena proprietà sui dati contenuti nei taccuini personali), accesso ad un Customer Success Manager dedicato per l’assistenza.
 Fonti: macity.net

Apple contro Android: Cupertino vince la prima battaglia della guerra termonucleare


La sentenza che ha visto la prima sconfitta di Samsung segna una vittoria importante di Apple non tanto per la notevole somma che dovrà ricevere dai Coreani quanto per il determinante riconoscimento che alcune parti dell'interfaccia di iPhone non sono riproducibili inpunemente da terze parti. Ora nel mirino c'è Android.

"Distruggerò Android perché è un prodotto rubato, sono disposto a una guerra termonucleare": la frase di Steve Jobs citata nella sua biografia che è diventata un successo universale non lasciava dubbi sul mandato che il fondatore di Apple lasciava ai suoi eredi in azienda: l'annientamento del progetto che riprendeva gran parte delle geniali trovate che Cupertino aveva assemblato in 5 anni per creare il successo di iPhone.
La sentenza del processo contro Samsung potrebbe essere stata influenzata dal luogo in cui è si è svolto il dibattimento con giurati che hanno deciso sull'onda di uno spirito nazionalista ma quel ci sembra rilevante nella sentenza non è la parte che riguarda il comportamento diretto di plagio di Samsung a cui basterà cambiare qualche icona, assumere qualche ingegnere e qualche responsabile marketing più originale e creativo o semplicemente imparare da HTC che ha trovato vie più originali e personali (ma magari meno attraenti perchè non figlie dirette di iPhone OS) per definire l'approccio dell'utente all'home screen e alla prima interfaccia con lo smartphone. Non sarà un problema neppure la considerevole multa: essendo uno dei più conglomerati multinazionali con bilanci in attivo ed uno dei più grandi fornitori di Apple l'azienda coreana potrà pensare pure ad un gigantesco "cambio merce" o più seriamente ad accordi di fornitura per il futuro. 
Quel che conta di più per Apple in questa sentenza, a parere di chi scrive, è l'appoggio concreto della corte all'idea che una buona parte dell'interfaccia, o meglio dell'interazione diretta tra utente e smartphone che abbiamo scoperto con Apple è brevettata e come tale non riproducibile in un telefono della concorrenza senza il permesso o una licenza Apple.
pinch to zoomGià perchè forse molti di noi si sono dimenticati di come si interagiva con lo schermo "touch" di un telefono o di un palmare prima dell'arrivo di iPhone: ora che tutti i telefoni, anche quelli Android, funzionano allo stesso modo con foto che scorrono, dita a pinza che provocano ingrandimenti e riduzioni, doppi tap che permettono di ingrandire una parte predeterminata di una pagina o di tornare allo zoom iniziale ci stiamo dimenticando che questi gesti sono diventati "naturali" solo dopo che abbiamo conosciuto ed usato il telefono di Cupertino. [qui a fianco l'immagine con cui il brevetto del Pinch to Zoom è stato registrato nel dicembre 2006].
Quanti di noi in passato, dopo avere usato iPhone anche solo per un mese, sono tornati ad un Nokia touch con Simbyan, ad uno dei primi modelli Android con i tasti + e - per zoomare e hanno provato una sensazione di frustrazione perchè la risposta dello schermo che ci era diventata famigliare era di fatto limitata, lenta o del tutto assente?
Samsung nei suoi commenti alla sentenza e pure durante il processo ha affermato che non poteva essere condannata perchè altre aziende prima di lei avevano copiato e riprodotto queste parti di interfaccia: nonostante questo è arrivata la condanna che in questo caso perde anche la possibile motivazione di un gesto di orgoglio nazionalista della giuria ma attiene al fatto che alcuni dei brevetti di Apple su iPhone, perlomeno negli Stati Uniti, non possono essere violati inpunemente da altre aziende o multinazionali. 
Anche se in altri paesi la pronuncia delle giurie è stata o sarà più clemente o opposta a questo risultato il precedente diventa un campanello d'allarme per Google e tutti i prodotti basati su Android che con il tempo hanno sempre di più copiato (o se vogliamo essere più formali, riprodotto), magari anche affinandolo, il "look and feel" di iPhone e iOS arrivando agli ottimi risultati di Jelly Bean che ha già visto rimuovere nel Luglio scorso alcune funzioni che riproducevano tecnologie Apple.
La versione 4.1.1 del sistema operativo di Google ha però ancora come parte fondamentale dell'interfaccia i brevetti che sono stati contestati come copiati a Samsung e se la guerra termonucleare continua dopo il risultato dell'appello dei coreani il prossimo obiettivo sarà direttamente l'azienda di Mountain View o almeno i produttori che si servono della suo sistema operativo.
Lo scontro tra le due mega aziende basate in california arriverà ad una escalation con quello che potrebbe diventare davvero il processo del secolo con un confronto diretto in un tribunale USA? 
Apple sta cercando sempre di più di svincolarsi dai servizi di Google così come l'azienda di Brin e Page sta cercando di entrare nei mercati premianti della storia più recente di Cupertino e così nella prossima versione di iOS non avremo più nella fornitura standard le Mappe di Google e l'applicazione YouTube mentre il Nexus da 7" diventa l'arma di punta per portare Android a competere con il dominante iPad.
Il processo che è appena terminato è un capitolo importante, una battaglia significativa di questa che si preannuncia come una lunga guerra in cui gli eredi di Jobs sembrano avere la stessa determinazione e caparbietà del loro mentore. 
Fonti: Macity.net

Florian Muller, “Apple è in vantaggio nel processo contro Samsung”.


Il noto blogger Florian Mueller, punto di riferimento ed esperto in grane legali che hanno a che fare con i brevetti tecnologici, non ha dubbi: nel processo in corso tra Apple e Samsung, la casa di Cupertino è al momento vincente. “Su come siano stati deliberatamente copiati design e tecnologie Apple, Samsung ha strategicamente perso con ogni probabilità il caso". "La pretesa di essere un innovatore indipendente e una società antagonista è annullata dalle prove portate in aula”.

Secondo Florian Mueller, il noto blogger specializzato in proprietà intellettuale, il processo in corso tra Samsung e Apple si sta svolgendo favorevolmente per la casa di Cupertino. Benché i processi con le giurie siano sempre imprevedibili, nel caso in questione esistono prove schiaccianti a favore di una sola parte: Apple. “Come consumatore”, dice Mueller, “mi piacciono tutte e due le aziende e uso prodotti di entrambe”, “come consulente non ho alcuna relazione lavorativa con nessuna delle due”, “come analista e blogger seguo il processo via internet e ho l’impressione che Apple sia vincente” e “la mia sensazione è ulteriormente rafforzata da evidenti e inusuali segni di nervosismo da parte del team legale di Samsung”. 
La negazione da parte di Samsung di aver copiato è diventata motivo di scherno persino per i comici: Conan O’Brien ha aperto il suo ultimo monologo parlando dell’argomento, evidenziando ironicamente che non vi è alcuna somiglianza tra i prodotti Apple e quelli Samsung descrivendo però alcuni finti “nuovi” prodotti della casa sud coreana come il Samsung Macrowave (un aspirapolvere con il case del Mac Pro e il Samsung iWasher (lavatrice con la tipica rotella degli iPod), culminando con l’immagine del fondatore di Samsung, “Stefan Jobes". Tenuto conto che si tratta di problemi molto seri e lotte per miliardi di dollari in danni, market share e l’accesso a mercati con potenzialità di miliardi di dollari, è abbastanza inusuale per la difesa di una società essere ridicolizzati in TV.
“Samsung tenta di contestare l’innegabile”, continua Mueller, “ed è fin troppo ovvio quello che ha fatto”. Delle prove che Apple ha messo sul tavolo, sono due gli elementi che hanno impressionato l'esperto in grane legali tecnologiche:
  • L’avvertimento nel 2010 di Google a Samsung dell’eccessiva somiglianza dei primi dispositivi Galaxy, smartphone e tablet con gli iPhone gli iPad di Apple.
  • Il report interno di Samsung con centinaia pagine in cui ogni aspetto del Galaxy S viene confrontato con l'iPhone, indicando in ogni sezione punti su cui intervenire per migliorare il Galaxy S: nella maggior parte dei casi il suggerimento è di copiare iPhone.
“Si può sempre spiegare tutto e i legali sono a questo proposito molto creativi” dice Mueller, “è vero che grandi società eseguono analisi comparative e confrontano i prodotti con quelli dei rivali, ma avendo visto la traduzione certificata del documento Samsung, non posso altro che concludere che le similarità tra gli iPhone e gli smartphone Samsung poi rilasciati sono pienamente intenzionali".
"Le analisi comparative, per se, sono legali; anche copiare è legale ma non se esistono legittime proprietà intellettuali che vengono sistematicamente violate. Apple ha oltretutto anche avvisato Samsung nell’estate 2010, senza alcun risultato".
“Sono convinto”, prosegue Mueller, che l’unico modo con il quale Samsung può mitigare il danno è cercare di focalizzare il dibattito sui dettagli e la nullità del contendere”. C’è sempre la possibilità che la giuria non sia d’accordo su particolari richieste, o sia riluttante a presentare un verdetto d’infrazione. A livello generale, su come siano stati deliberatamente copiati design e tecnologie Apple, Samsung ha strategicamente perso con ogni probabilità il caso. La pretesa di essere un innovatore indipendente e una società antagonista è annullata dalle prove portate in aula. “Ci vorrebbe un campo di distorsione della realtà di proporzioni inedite per convincere chicchessia che Samsung ha creato copie di iPhone e iPad per semplici coincidenze quando molti altri produttori di dispositivi, hanno dimostrato che è possibile creare prodotti perfettamente riconoscibili dai dispositivi Apple”.
“Deve esistere un ragionevole equilibrio tra proprietà intellettuale e concorrenza” dice Mueller, “alcune pretese proprietà intellettuali di Apple devono essere ridimensionate e Samsung deve avere la possibilità di modificare i suoi prodotti per continuare a competere”. La casa sud coreana, sembra voler dire Mueller, ha ad ogni modo voluto la bicicletta e ora deve pedalare: ha ignorato gli avvertimenti di Google, ha ritenuto valida la scelta di imitare anziché creare autonomamente nuovi prodotti superando però i confini del lecito. “E una tecnica che avrà dato anche i suoi frutti, ma probabilmente non sarà tollerata dalla corte”. 
Fonti: Macity.net

Authentec, Apple di fretta per l'acquisto per mettere le mani su un rivoluzionario sensore


Un documento della SEC dimostra che Apple aveva una fretta inconsueta di chiudere l'accordo per l'acquisizione di Authentec, la società che sviluppa sistema di autenticazione con lettura di impronte digitali di cui si è parlato a lungo nei giorni scorsi. Le ragioni per cui a Cupertino è stata messa in atto una strategia di pressione sulla controparte al punto da anticipare 20 miloni di dollari per avere alcune misteriose tecnologie nel caso l'acquisto non vada a buon fine, resta ignota, ma la risposta potrebbe essere in un rivoluzionario sensore e nella possibilità che appaia già in iPhone 5.

Apple aveva fretta, molta fretta, di acquistre AurthenTec, la società specializzata in tecnologie di lettura di impronte digitali per la quale ha recentemente fatto un'offerta pubblica che attende l'approvazione del consiglio di amministrazione. A dimostrare l'interesse e il senso di urgenza vissuto a Cupertino durante le trattative con l'azienda americana, ci sono i documenti presentati alla SEC, la società di controllo della borsa americana che deve autorizzare l'incorporazione degli assetti e delle proprietà intellettuali di Authentec che essendo quotata al Nasdaq è sottoposta a regole molto rigide in fatto di trasparenza delle sue operazioni a carattere finanziario.
I contatti tra le due aziende, si legge nel faldone, sono iniziati solo nel febbraio del 2012, quando Apple ha manifestato il suo interesse per alcune tecnologie di Authentec offerte sul mercato dall'azienda della Florida. I possibili partner erano molti visto che da Nokia a LG, da Motorola e Lenovo, sono decine le aziende di tecnologia che incorporano componenti e tecnologie di Authentec, ma solo Apple (per ragioni di costi si legge) si è dimostrata realmente interessata. Il primo maggio, dopo alcuni scambi di informazioni, la prima vera accelerazione: Apple ha fatto un'offerta di acquisto dell'intera società. I vertici di Authentec, forse colti di sorpresa, hanno chiesto tempo e rilanciato. Da parte sua Cupertino, manifestando, appunto, impazienza ha subito precisato che non si sarebbe messa in un'asta e che non avrebbe pagato più di 8 dollari per azione (contro i 7 offerti inizialmente); a quel punto i vertici di Authentec hanno detto "sì". Per accelerare ulteriormente il processo di  uso delle tecnologie di Authente in attesa che l'accordo fosse finalizzato passando per le varie procedure burocratiche,  Apple ed Authentec si sono anche accordate su una possibile "piano B": da Cupertino a Melbourne, la città della florida dove ha sede Authentec sarebbero transitati 20 milioni di dollari a titolo di acquisto di "sensori 2D per l'uso nei dispositivi Apple" e altri 7,5 milioni di dollari per non precisati servizi di ingegnerizzazione di altri prodotti, questo nel caso l'incorporazione non andasse a buon fine.
Ma che cosa Apple voleva così disperatamente e urgentemente? Non di sicuro dei semplici lettori di impronte digitali che si trovano facilmente sul mercato; molto più probabile, dice ragionevolmente AppleInsider, che la Mela sia interessata allo Smart Sensor, uno scanner biometrico denominato AES850, che è molto di più che una componente di quelle che si trovano in PC e telefoni, basate su una lettura ottica oppure termica del polpastrello. Smart Sensor, annunciato a maggio proprio quando Apple si è messa, non a caso, freneticamente a caccia di un sistema per acquistare Authentec, usa frequenze radio e un lettore capacitivo per disegnare accuratamente il tracciato delle impronte. In più la componente è in grado di riconoscere esattamente le peculiarità di un dito e anche di capire se quello che viene appoggiato su di essa è la parte anatomica di una persona vivente o il frutto di una amputazione o parte di una persona deceduta. In pratica percepisce la presenza umana. In più è ultrareristente, testato per 10 milioni di passaggi, in grado di identificare più di un dito e di svolgere anche funzioni di controllo come navigazione sullo schermo, spostamento cursore, emulazione joystick, scorrimento veloce di mail, liste di contatti o siti Internet.
Detto questo si può facilmente immaginare che l'accesso al sistema determinato dalla lettura delle impronte digitali, sarebbe solo la più banale e meno interessante delle funzioni che un iPhone o un iPad potrebbero ottenere da uno Smart Sensor. Molto più interessante ed esclusiva potrebbe essere la possibilità, ad esempio, di richiamare funzioni diverse usando un dito diverso, autenticarsi a differenti siti in maniera automatica, attivare specifiche applicazioni protette, o modificare preferenze, ma le funzioni che un simile lettore di impronte potrebbe mettere in atto sono infinite e tra di esse segnaliamo, solo a titolo di esempio, l'accesso ad iTunes, l'attivazione e disattivazione di Find My Phone, il lancio di servizi iCloud o pagamenti elettronici di contenuti digitali.
Resta da capire come Apple potrebbe integrare Smart Sensor in iPhone o iPad senza compromettere la pulizia della linea del dispositivo, ma a anche a questo c'è una possibile risposta: le dimensioni del lettore sono tanto piccole da essere integrabile nel bottone home dei dispositivi iOs. Tutto ciò potrebbe significare che persino iPhone 5, di cui si è visto ormai una buona parte delle componenti essenziali, guscio incluso, potrebbero averlo integrato senza che nessuno possa sospettare nulla visto che il design non sarebbe stato modificato. Come dire: la "one more thing" in stile Jobs, ma con Cook protagonista, dell'evento del 12 settembre potrebbe proprio essere lo Smart Sensor, magari conesso con Passbook e un sistema sofisticato che rivoluzionerà la distribuzione di contenuti digitali.
Fonti:Macity.net

Apple e Samsung, la parola passa alla giuria


Gli avvocati di Apple e Samsung hanno esposto gli argomenti di chiusura che sintetizzano le posizioni delle due multinazionali. Cupertino rifiuta la tesi dell'evoluzione funzionale dei prodotti e ribadisce la violazione intenzionale da parte di Samsung che avrebbe copiato il look and feel di iPhone e iPad. Il colosso coreano sostiene che Apple voglia bloccare Samsung in tribunale perché non riesce a competere sul mercato. Oggi la parola passa alla giuria che dovrà emettere una sentenza su un querelle legale molto complessa.

Nella lunga giornata di lavori di ieri nel tribunale di San Jose in California il giudice ha letto le istruzioni alla giuria, dopo di che gli avvocati di Apple e Samsung hanno esposto le rispettive argomentazioni finali che riassumo le posizioni dei due colossi nella vicenda. Il primo a parlare è stato Harold McElhinny avvocato di Apple che ha presentato diversi documenti e poster con le foto di numerosi dispositivi Samsung per ribadire l'accusa della Mela: Samsung ha copiato intenzionalmente iPhone e iPad. Nella cronologia dei prodotti mostrati è possibile osservare il design di smarpthone e tablet Samsung prima di iPhone e iPad e dopo il lancio dei dipositivi della Mela.

I dispositivi del colosso coreano successivi a iPhone e iPad mostrano somiglianze più o meno marcate con quelli di Cupertino. L'avvocato ha poi richiamato l'episodio della "Crisi di design" verificatasi in Samsung dopo il lancio di iPhone ricordando alla giuria il corposo documento in cui ogni funzione del Galaxy S viene confrontata con le rispettive funzioni di iPhone: in questo confronto gli ingegneri Samsung consigliano a designer e programmatori di implementare soluzioni più simili a iPhone. Rammentata anche la mail di alcuni dirigenti Google che consigliavano a Samsung di modificare l'aspetto dei primi tablet e smartphone Galaxy perché troppo simili a quelli di Apple.

McElhinny ha fatto notare alla giuria che nessun dirigente di Samsung è apparso in aula come testimone: "Abbiamo chiamato alcuni dei loro dirigenti…Samsung ha avuto la possibilità di difendere se stessa in questo caso, invece vi hanno mandato avvocati. Invece di testimoni vi hanno portato avvocati". L'avvocato ha respinto la tesi di Samsung secondo cui i prodotti e le invenzioni di Apple sono ovvi, basati sull'evoluzione delle funzioni e su lavori e dispositivi precedenti. Secondo i legali di Cupertino mancano prove concrete per dimostrare questa tesi.

"Samsung è stata la più grande fan di iPhone - ha dichiarato McElhinny - Sapevano che era una bella cosa quando l'hanno vista. Hanno cercato di competere e, quando non ci sono riusciti, l'hanno copiata". Dopo l'accenno alla ricerca di Best Buy sulla restituzione dei tablet Galaxy da parte degli utenti perché erroneamente convinti di aver acquistato un iPad, l'avvocato di Apple ha presentato diverse proposte di richiesta danni. Secondo Apple, Samsung ha venduto 22,7 milioni di dispositivi che violano i brevetti e le invenzioni di Apple, per ricavi totali di 8,16 miliardi di dollari. "I danni in questo caso dovrebbero essere grandi, perché l'infrazione è stata enorme": sono stati presentate 4 proposte diverse che vanno da un minimo di 519 milioni di dollari fino a 2,5 miliardi di dollari.
arringa Apple

Gli argomenti di chiusura Samsung 
Nella sua presentazione degli argomenti di chiusura Charles Verhoeven avvocato di Samsung non ha risparmiato toni drammatici. Il legale ha affermato che Apple preferisce competere in aula che sul mercato: "Apple è qui per chiedere ciò di cui non ha alcun diritto. E' qui per impedire che il suo più grande concorrente offra ai consumatori ciò che vogliono". Fino ad arrivare a prevedere di fronte alla giuria il decadimento di uno dei pilastri dell'economia libera di mercato: "La vostra decisione, se segue l'indirizzo di Apple, potrebbe cambiare il modo in cui funziona la concorrenza in questo paese". Verhoeven ha ribadito la tesi secondo cui i design di Apple sono una evoluzione naturale e non una invenzione, citando come esempio la nascita delle TV a schermo piatto.

"Ogni singolo smartphone ha una forma rettangolare con angoli arrotondati e un grande schermo - ha dichiarato Verhoeven - E' sufficiente un'occhiata dentro Best Buy". Ancora: "Apple sta richiedendo 2 miliardi di dollari di danni per che cosa? Per un piccolo ornamento sullo schermo. E' incredibile, davvero. Apple pensa di avere il diritto di monopolio su un rettangolo arrotondato con un touchscreen". In sostanza Apple non può ritenere brevettabili la forma rettangolare e nemmeno gli angoli arrotondati perché necessari per l'usabilità. L'avvocato ha poi respinto la tesi della confusione dei clienti sostenuta da Apple mostrando la diversa sequenza di avvio di un Droid Charge per evidenziare le differenze con iPhone. Anche i colori e la matrice di icone della home page non possono essere brevettati, secondo l'avvocato le somiglianze riguardano solamente due icone: quella dell'orologio e quella del telefono.

Gli avvocati di Apple, secondo i legali di Samsung, avrebbero tentato intenzionalmente di ingannare la giuria mostrando solo un ristretto numero di smartphone, omettendo una gamma completa di telefoni Samsung meno simili a iPhone. Per tutte queste ragioni gli avvocati del colosso coreano respingono la richiesta di danni di Apple: "Non c'è intenzione e non c'è copia".

Ferma la risposta di William Lee del team legale di Apple: "C'è un detto tra gli avvocati: se hai dei fatti, attieniti ai fatti. Se non ne hai, allora attacca i clienti del tuo rivale, attacca i suoi testimoni e attacca i suoi avvocati". Dopo di che l'avvocato è entrato più nel merito della questione, i brevetti violati e l'accusa di copia: "Dobbiamo proteggere i nostri investimenti in queste innovazioni. Perché se non lo facciamo, non ci sono persone come in Apple che hanno trascorso cinque anni in una stanza per creare un dispositivo che rivoluziona il cellulare. Ad Apple ci sono voluti cinque anni per portare questa rivoluzione a noi, a Samsung sono bastati tre mesi per copiarla. Questa è la verità e questo è semplice, chiaro e non contestato. Samsung ha copiato i nostri prodotti e ha ricavato 8 miliardi di dollari". Poi rivolto alla giuria: "Quello che vi stanno dicendo è questo: non vogliamo pagare".

Ora la parola passa alla giuria: la delibera su questa complessa vicenda potrebbe richiedere anche molto tempo. Al momento non ci sono previsioni sulla data della sentenza, nemmeno tra gli esperti legali statunitensi.
Fonti: Macity.net

OS X Mountain Lion, disponibile l’aggiornamento a OS X 10.8.1


Disponibile il primo update per OS X 10.8 Mountain Lion. L’aggiornamento alla versione 10.8.1 include correzioni generali del sistema operativo che migliorano la stabilità e la compatibilità del Mac.

Apple ha ufficialmente rilasciato l’update che porta OS X 10.8 Mountain Lion alla versione 10.8.1. L’aggiornamento (24MB) può essere scaricato selezionando dal menu “Mela” la voce “Aggiornamento software” e installando l’update proposto nella sezione “Aggiornamenti”.  La versione 10.8.1, fa sapere, Apple, “Include correzioni generali del sistema operativo che migliorano la stabilità e la compatibilità del Mac”.

È segnalata la risoluzione di un problema che poteva causare la chiusura inattesa di Assistente Migrazione, miglioramenti della compatibilità durante la connessione a un server Microsoft Exchange in Mail, la risoluzione di un problema concernente la riproduzione audio tramite monitor Thunderbolt, la risoluzione di un problema che impediva l’invio di iMessage, la risoluzione di un problema riguardante la connessione SMB con nomi lunghi, la risoluzione di un problema che poteva causare il blocco del sistema durante l’uso della digitazione Pinyin (un sistema di scrittura cinese).
Ricordiamo che secondo alcune fonti l'aggiornamento dovrebbe anche migliorare la durata della battria sui portatitili, un problema che affligge alcuni utenti proprio dopo l'aggiornamento a Mountain Lion.

L'update, oltre che da aggiornamento software, può essere scaricato anche da questo indirizzo. Apple, lo ricordiamo, è nel frattempo già da qualche giorno al lavoro sulla versione 10.8.2 (già nelle mani di sviluppatori e beta tester). L’ultima versione di questo futuro update include tra le novità l’integrazione con Facebook.
Fonti Macity. net

Nessuna televisione Apple a breve'' secondo i dirigenti di Cupertino


Non ci sarà una televisione Apple HDTV a breve: lo hanno dichiarato i dirigenti di Cupertino in un incontro con gli analisti di Pacific Crest riportato da Fortune. La dichiarazione è stata rilasciata da Eddy Cue, senior vice president internet services della Mela: "Apple entrerà in nuovi settori solo se in grado di fornire una esperienza utente di qualità e risolvere problemi chiave".

Nessuna televisione Apple HDTV a breve: lo ha dichiarato Eddy Cue, senior vice president internet services della Mela durante un incontro con gli analisti di Pacific Crest a cui ha partecipato anche Peter Oppenheimer, chief financial officer di Cupertino, riportato daFortune. Eddy Cue ha ribadito la formula già espressa in più occasioni da diversi dirigenti di Cupertino, tra cui anche Tim Cook: "Apple entrerà in nuovi settori solo se in grado di fornire una esperienza utente di qualità e risolvere i problemi chiave".

Secondo Cue i problemi fondamentali del settore TV sono la scarsa qualità delle interfacce utente e l'inclusione forzata di contenuti TV a pagamento. Mentre Apple potrebbe creare una migliore interfaccia utente, Cue ha precisato che questa potrebbe essere una soluzione incompleta dal punto di vista di Apple, a meno che non risulti possibile fornire contenuti in modo diverso rispetto al modello attuale delle pay TV multicanale.

Nel suo intervento Cue si è spinto oltre, andando a descrivere quelli che secondo il management di Apple sono i problemi fondamentali del settore: "Purtroppo per Apple e per i consumatori, l'acquisizione di diritti per la trasmissione tradizionale e dei contenuti via cavo al di fuori del modello attuale è praticamente impossibile in quanto il contenuto è di proprietà di un gruppo relativamente ristretto di aziende che hanno poco interesse a modelli alternativi per il loro contenuto più prezioso. Inoltre le differenze nel contenuto nelle trasmissioni regionali, e la mancanza di scala a livello internazionale, creano ostacoli significativi che non sembra possibile superare a questo punto".

Le dichiarazioni del dirigente Apple arrivano a pochi giorni di distanza da un report del Wall Street Journal che rivelava le trattative in corso tra Cupertino e gli operatori delle TV via cavo, per includere le trasmissioni live in una prossima versione di Apple TV o, come alcuni sospettano, nella presunta nuova televisione Apple che il mondo attende da anni, ma in modo particolare dallo scorso autunno, in seguito alle dichiarazioni rilasciate da Jobs nella propria biografia ufficiale scritta da Walter Isaacson. Tra i progetti futuri del leggendario co-fondatore della Mela c'erano infatti il mondo della fotografia digitale e soprattutto quello delle televisioni.

Ricordiamo che il lancio di una televisione Apple è stato previsto più volte negli scorsi anni sia nelle indiscrezioni del settore sia nei report degli analisti, finora senza successo. L'ultimo esempio in questo senso è rappresentato da un report di Peter Misek, analista di Jefferies datato la scorsa settimana: lo studio rivelava che la produzione della televisione Apple era già avviata, spingendosi a specificare il volume di 2milioni di pezzi, il prezzo medio di 1.250 dollari e anche la data di lancio: l'inizio del 2013.

Per scoprire se le dichiarazioni di Eddy Cue sono state rilasciate semplicemente per tenere a bada la concorrenza e i rumors occorre attendere. Solo il tempo potrà svelare se la versione reale dei fatti è quella tratteggiata dai dirigenti Apple, per un lancio misterioso che non avverrà di certo a breve, o viceversa se la realtà è quella descritta nel report di Jefferies con una nuova fiammante Apple HDTV in arrivo all'inizio del prossimo anno.
Apple TV set
Fonti:Macity.net

Trucchi & Segreti iPhone festeggia i due anni: applicazione gratis fino al 26 Agosto


480 trucchi per iPhone, le applicazioni del giorno gratuite e a pagamento selezionate da BeAppy.it, centinaia di sconti segnalati, le applicazioni base da comprare per iPhone e tanti altri servizi nell'applicazione che è saldamente da due anni ai primissimi posti della sezione produttività prima e libri poi. Gratis su App Store fino a domenica 26 Agosto per festeggiare il secondo anniversario. Ancora in offerta a 0,79 Euro le applicazioni gemelle Trucchi & Segreti per iPad eTrucchi e Segreti per iPhoto.

A due anni esatti dal lancio l'edizione per iPhone di Trucchi & Segreti festeggia decine di migliaia di download, i primi posti per lunghi periodi nella classifica produttività e quella dei libri: in via straordinaria nel Weekend che termina il 26 Agosto l'applicazione Trucchi & Segreti Edizione iPhone e iPod touch, la più grande raccolta di trucchi e segreti concepita espressamente per il pubblico italiano passa tra le applicazioni gratuite.
Insieme agli altri due software di Apto (uno dedicato ad iPad e l'altro dedicato ad iPhoto per Mac) è un manuale-app Universal Binary ottimizzato anche per iPad che si autoggiorna e diventa ogni mese più completo e rappresenta una validissima alternativa ai manuali cartacei e alle guide di Apple anche perché comprende vecchi e nuovi modelli e aggiorna di continuo i tips esistenti con le nuove versioni del sistema operativo.

Grazie a Trucchi & Segreti ogni aspetto dell'uso di iPhone (e iPad nel relativo software) viene analizzato e viene consigliata la migliore procedura per ottenere un determinato risultato nel campo della sicurezza e della privacy, dell'uso di musica e video, nell'accesso ai servizi come Game Center, FaceTime, Airplay, Apple TV, Hotspot Personale, Streaming Photo, Centro Notifiche, iCloud…
La nuova versione ha anche un sistema push che ricorda di controllare la disponibilità di app scontate o gratuite e segnala l'app del giorno (una gratuita ed una a pagamento) per iPhone e iPad con particolare attenzione a quelle realizzate in Italia.

Ricordiamo che le applicazioni si aggiorneranno gratuitamente con i tip di iOS 6 quando il nuovo sistema operativo sarà rilasciato ufficialmente e comprenderà anche iPhone 5 e iPad mini.
Ecco il dettaglio dei link per scaricare le applicazioni da App Store:
 
Gratuita fino al 26 Agosto (invece di 2,39 Euro)
In sconto per un periodo limitato a 0,79 Euro (invece di 2,39 Euro)
Trucchi & Segreti Edizione iPhoto
in sconto per un periodo limitato a 0,79 Euro (invece di 2,39 Euro)
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Fonti: MacCity.net

La giuria: «Samsung ha infranto numerosi brevetti di Apple»


La giuria californiana chiamata a giudicare sul caso di Apple contro Samsung, punisce duramente i coreani giudicati colpevoli di avere copiato deliberatamente con molti dei loro prodotti il design e l'interfaccia di iPhone mentre Apple non ha infranto alcun brevetto della rivale; gli asiatici pagheranno più di un miliardo di dollari per il risarcimento e si consolano parzialmentei solo sul fronte Galaxy Tab: nessuno dei prodotti Samsung infrange i diritti di Apple su iPad.

La sentenza del caso Apple contro Samsung è arrivata e, in attesa di analisi e approfondimenti da parte di esperti legali, ha tutta l'aria di essere una vittoria molto pesante, anche se non del tutto schiacciante, per Cupertino. La giuria infatti ha sostanzialmente accettato una lunga serie di reclami di infrazione dei brevetti sia software che di design e condannato Samsung al pagamento di oltre un miliardo di dollari di danni. Da parte sua la casa coreana non è riuscita a far accettare una sola delle sue richieste di infrazione delle proprietà intellettuali della rivale, ma sfugge a ulteriori sanzioni per iPad: i suoi Galaxy Tab non copiano il dispositivo di Apple.
Samsung, secondo la giuria, ha abusato di sette brevetti di Apple tra cui il pinch to zoom, il double tap to zoom e il bounce back. La sentenza dice anche che Samsung ha copiato fronte e retro di iPhone per alcuni dei suoi telefoni (anche se non tutti) e la sua schermata iniziale. E infine Samsung è stata anche giudicata colpevole di avere operato deliberatamente nella copia di parti di software e del design di alcuni dei dispositivi e per questo è stata condannata, come accennato, a pagare 1.051.855.000 dollari, circa 830 milioni di euro, meno dei 2,5 miliardi di dollari richiesti da Apple, ma di gran lunga la cifra più alta mai comminata in un processo riguardante infrazioni di brevetti (non sorprendentemente visto che stiamo parlando del telefono di maggior successo di tutti i tempi).
Un successo per Apple arriva anche dal no della giuria alla richiesta di Samsung che voleva che la rivale venisse obbligata a rispettare un paio di brevetti (di cui uno per le comunicazioni 3G) anche se l'azienda americana non è riuscita a dimostrare che non sono validi e che Samsung non ha rispettato gli obblighi sulla licenza FRAND. Apple, infine, non ha ottenuto nulla per quanto riguarda il design iPad; in pratica nessuno dei prodotti Samsung è stato giudicato come copiato dal tablet della Mela
Complessivamente, dunque, una vittoria chiara e anche se non si può parlare di sconfitta su tutti i fronti per Samsung per la mancanza di un altolà sui Galaxy Tab, destinata ad avere pesanti conseguenze e non solo per il risarcimento record, ma perché obbligherà l'azienda coreana ad approcciare i suoi prodotti futuri in rapporto a queli di Apple con maggior cautela di quanto non abbia fatto in passato.
Ancora più decisivo sembra essere ii messaggio che parte all'indirizzo del mondo Android nei confronti del quale la posizione di Apple esce sicuramente rafforzata e con un'aria molto più minacciosa di quella che aveva in precedenza. Chiunque deciderà di entrare nel mercato degli smartphone, almeno negli USA, dovrà tenere in conto dei colpi subiti da un colosso come Samsung e creare qualche cosa che non possa suscitare l'attenzione degli avvocati di Cupertino. In termini pratici la sentenza è indubitabilemente destinata ad avere un effetto sul mondo della telefonia cellulare.
Resta tutto da vedere se Google che sta dietro ad Android  sarà realmente intimorita e deciderà di cambiare qualche cosa in proprio e spingerà i suoi partner a cambiare o magari non attenderà  quel che si prepara in decine di tribunali tutto il mondo dove covano altri processi che coinvolgono Apple e le sue concorrenti e dai quali arriveranno sicuramente altri capovolgimenti di fronte.

Fonti:MacCity.net